giovedì 29 settembre 2016

Lo spirituale nell'arte

"Lo spettatore è troppo abituato a cercare un “senso”, cioè un rapporto esteriore fra le parti del quadro. La nostra epoca, materialista nella vita e quindi nell’arte, ha prodotto uno spettatore e specialmente un “amatore” che non sa porsi semplicemente di fronte a un quadro e nel quadro cerca tutto il possibile (l’imitazione della natura, la natura interpretata dalla psicologia dell’artista, l’atmosfera immediata, l’anatomia, la prospettiva, l’atmosfera esteriore) ma non cerca la vita interiore, non lascia che il quadro agisca su di lui. Accecato dai mezzi esteriori, non vede che cosa sanno creare, non si accorge che possono comunicare non solo cose ma idee e sentimenti."

Vasilij Vasil'evič Kandinskij

(In foto: Vasilij Vasil'evič Kandinskij - Composition VIII, 1923, Olio su tela, 140 x 201 cm - Guggenheim Museum, New York)

venerdì 23 settembre 2016

La Luna


C’è tanta solitudine in quell’oro.
La luna delle notti
non è luna che
il primo Adamo vide.
I lunghi secoli dell’umano vegliare
l’han colmata d’antico pianto.
Guardala. 
È il tuo specchio.

Jorge Luis Borges

(In foto: Ivan Konstantinovič Ajvazovskij - Notte di Luna, 1885)

martedì 20 settembre 2016

Onestà

"Chiedere onestà a una persona pubblica non vuol dire soltanto chiederle che si astenga dal commettere dei furti, delle truffe o delle frodi, non vuol dire soltanto chiederle che si astenga da ogni specie di azione ideata a danno della società o dei privati. Vuol dire anche chiederle che abbia in odio tortuosità e ambiguità, che in ogni istante si interroghi per capire se l’immagine che ha di sé stessa dentro di sé è limpida o torbida, se la strada sulla quale procede è dritta o tortuosa. Noi da diversi anni avevamo preso l’abitudine di pensare che nella vita pubblica, l’onestà individuale fosse poco, e che occorressero, per giovare alla società, altre qualità più sottili, più complesse, più sofisticate e più astute... 

domenica 18 settembre 2016

Eterni viandanti

"Eterni viandanti di noi stessi, non esiste altro paesaggio se non quello che siamo. Non possediamo nulla, perché non possediamo neppure noi stessi. Non abbiamo niente perché non siamo niente. Verso quale universo potrei mai tendere la mano? L’universo non è mio: sono io." 

Fernando Pessoa - Il libro dell'inquietudine

(In foto: Caspar David Friedrich - Viandante sul mare di nebbia, 1818, olio su tela, 98,4 x 74,8 cm - Hamburger Kunsthalle, Amburgo)

lunedì 12 settembre 2016

Tempo di viaggio

"C'è un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro mondo interiore. Non credo che si possa viaggiare di più nel nostro pianeta. Così come non credo che si viaggi per tornare. L'uomo non può tornare mai allo stesso punto da cui è partito, perchè, nel frattempo, lui stesso è cambiato. Da sè stessi non si può fuggire. Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima, come fa una tartaruga con la sua corazza. In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l'uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando."

Andrej Arsen'evič Tarkovskij


(Foto di Steve McCurry - Srinagar, Kashmir, 1996)